Il 50-70% dei cani con diarrea acuta viene trattato con antibiotico.
Il Trapianto Fecale di Microbioma (FMT) può essere un’alternativa, nell'ottica di ridurre l'utilizzo degli antimicrobici?
Il vulcanico Prof. Suchodolski ci offre un nuovo tassello di conoscenza: in un recente lavoro ha comparato l’effetto dell’antibiotico METronidazolo (MET) e dell’FMT in cani con diarrea acuta.
In letteratura non ci sono evidenze chiare sul fatto che l’antibiotico riduca la durata della diarrea acuta. E’ invece certo il suo effetto negativo sul microbioma, che si impoverisce e perde funzioni metaboliche, soprattutto in animali giovani, per i quali aumenta il rischio di malattie infiammatorie e autoimmuni.
Altra cosa nota è che in caso di diarrea acuta non complicata il microbioma del cane è alterato.
Ma cosa è stato fatto?
– 11 cani con diarrea acuta trattati con FMT e 7 trattati con MET
– analisi del microbioma, analisi del metaboloma, verifica dello score fecale e dell’indice di disbiosi, a 0, 7 e 28 giorni
– 14 cani sani analizzati in parallelo
Cosa è emerso?
- Consistenza fecale: è migliorata in entrambe i gruppi al giorno 7, ma al giorno 28 era migliore per FMT
- Indice di disbiosi: migliorato per FMT peggiorato per MET
- Microbioma: simile a quello dei cani sani per FMT, molto diverso per MET
- Metaboloma: simile a quello dei cani sani per FMT, diverso per MET
Tutti i marcatori indicano che l’FMT ripristina l’equilibrio e che il microbioma assomiglia a quello dei cani sani, contrariamente al METcon il quale il microbioma non torna in equilibrio, anzi risulta essere ancora molto alterato dopo 28 giorni dall’inizio della terapia (durata 7 giorni).
I risultati del lavoro sono eccitanti, come sempre per ciò che riguarda il microbioma e il trapianto fecale (almeno per noi :-)).
Non ci nascondiamo però che la ricerca ha limiti dichiarati.
E se non avessimo somministrato nulla?
Bella domanda!
Nello studio non c’era un placebo (uno dei limiti dichiarati).
Abbiamo contattato uno degli autori che ci ha spiegato che i cani del progetto vivono tutti in appartamento a New York e nessun proprietario accetta di stare ad aspettare mentre l’amico peloso sporca in giro; e chi può obiettare…
Nulla quindi ci garantisce che i nostri indicatori non sarebbero comunque tornati alla normalità, con o senza FMT.
Dovremo aspettare il prossimo studio; nel frattempo però cogliamo e diffondiamo i messaggi:
1) l’antibiotico altera il microbioma e il suo metabolismo
2) l’FMT potrebbe diventare un’arma in più contro la diarrea acuta (specialmente in città)
3) l’interesse per l’uso dell’FMT a scopo terapeutico è sempre alto
Vuoi saperne di più?
Puoi legggere l’articolo orginale qui (Open access)
Referenze
Fecal Microbial and Metabolic Profiles in Dogs With Acute Diarrhea Receiving Either Fecal Microbiota Transplantation or Oral Metronidazole. Jennifer Chaitman et al. Front. Vet. Sci., 16 April 2020
Cos’è il trapianto fecale di microbioma?
L’FMT è il trasferimento del contenuto intestinale di un organismo sano in uno malato, con lo scopo di migliorare la salute intestinale e, in questo studio, di mitigare la diarrea.
Il caso più eclatante di utilizzo di FMT è nell’uomo, in pazienti con infezione da C. difficile antibiotico resistente (Leggi intervista al Prof. Savarino dell’Università di Padova).
Se analizziamo il microbioma prima del trapianto, questo risulta completamente alterato rispetto a quello di persone sane. Il patogeno ha preso il sopravvento e mette a repentaglio la vita del paziente. L’FMT, che si esegue ormai di routine in questi casi, ripristina l’equilibrio del microbioma e la salute del paziente.
Barbara Simionati
Laureata in biologia con Master in business and management, ha lavorato per molti anni nell'ambito del sequenziamento del DNA e successivamente del microbioma. E' cofondatrice di due spin-off dell'Università di Padova: BMR Genomics e EuBiome. Attualmente è amministratore di EuBiome e docente a contratto presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova.